Kaitiaki è l’app che aiuta i genitori a proteggere i figli dal cyberbullismo?
Oltre ad avere aperto molte porte a tutti noi, la rete nasconde anche molte insidie. Tra queste c’è il cyberbullismo, una forma di prepotenza virtuale, attuata appunto attraverso il web, i social network e le chat più diffuse. Si manifesta con reiterati messaggi d’odio e commenti più o meno offensivi verso un soggetto percepito più debole da un’altra persona o da un gruppo di persone.
Le vittime del cyberbullismo sono soprattutto i giovani, che sono più a contatto con la tecnologia. I ragazzi fondono la vita reale con quella virtuale: le attività che svolgono online possono influenzare i loro comportamenti e avere delle ripercussioni nella vita offline.
Il numero delle esperienze negative sul web è in costante aumento e al 31% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni è capitato almeno una volta di leggere online messaggi o commenti d’odio o offensivi.
Inutile dire che se si hanno figli adolescenti non si possono fare sonni tranquilli, perché la minaccia del cyberbullismo è sempre dietro l’angolo.
Molti genitori hanno paura dei social network, soprattutto quelli che non ne hanno una conoscenza approfondita, e rischiano di affrontare la situazione nel modo sbagliato. Purtroppo per proteggere i propri figli non basta impedire che abbiano un’identità virtuale. Il cyberbullismo ha spesso radici in contesti sociali reali e non è raro che i bulli si nascondano tra i banchi di scuola.
Penso che imporre troppi divieti sia controproducente e che, anzi, porti i ragazzi ad essere ancora più curiosi e desiderosi di ottenere ciò che non possono avere. La conseguenza è l’utilizzo dei social attraverso nickname falsi e, soprattutto, all’insaputa dei genitori.
Credo che per la sicurezza dei nostri figli valga la pena prendersi del tempo per informarsi, rimanere aggiornati, conoscere le app che utilizzano più di frequente e adottare adeguate misure di sicurezza. Siete d’accordo?
Kaitiaki SAFE è l’app contro il cyberbullismo che aiuta i genitori a proteggere i propri figli dalle insidie della rete.
L’elemento essenziale per contrastare il fenomeno del cyberbullismo è la tempestività e grazie a Kaitiaki è possibile rilevare l’attacco esterno nel momento stesso in cui si sta verificando.
L’app si può installare sul telefono dei ragazzi, che la collegheranno ai loro profili social inserendo le credenziali di accesso nel massimo rispetto della loro privacy. I genitori non possono accedere direttamente ai profili social dei figli ma ricevono un segnale d’allarme solo nel caso in cui Kaitiaki rilevi un pericolo. Oltre al cyberbullismo, Kiatiaki è in grado di rilevare altre minacce come il sexting (messaggi a sfondo sessuale) o messaggi con linguaggio offensivo.
L’iscrizione al servizio si può fare online senza bisogno di installare software e si può beneficiare di tre mesi di prova per testarne le funzionalità.
Se volete avere maggiori informazioni, potete visitare il sito ufficiale Kiatiaki.it
(articolo in collaborazione con #kaitiki)
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