Quel momento che quattordici anni fa mi sembrava tanto lontano, è arrivato anche per noi.

La tensione si sentiva nell’aria già da un paio di giorni. Gli zaini erano pronti da sabato mattina, già gonfi di libri che probabilmente oggi non hanno nemmeno visto la luce del sole. Gli immancabili diario e astuccio hanno dovuto fare spazio a una pochette anti-covid, con mascherina di scorta e igienizzante per le mani.

Domenica pomeriggio dedicata alla piega ai capelli, alle prove d’abito e alla scelta degli orecchini. Trucchi: tutti banditi ad accezione del mascara, da usare con moderazione.

E stamattina è così suonata la sveglia del back to school, la prima di una (spero) lunga serie, che posticipa di poco il canto del gallo.

Alle 8:00 le twins hanno iniziato una nuova avventura.

Quando le ho accompagnate per la prima volta all’ingresso della sezione primavera alla scuola dell’infanzia, infagottate nei grembiulini a quadretti, mi sembrava di avere tagliato chissà quale traguardo! ⁣

Quei due anni e mezzo erano sicuramente volati ma allora l’adolescenza mi sembrava tanto lontana. Della serie “capita solo ai figli degli altri, le mie si fermeranno ai terrible two”.⁣

E invece sono arrivati anche i terrible six… e la scuola primaria. ⁣
“Cinque anni? Saranno cinque lunghissimi e interminabili anni!⁣” pensavo.

Poi una sera le ho messe a letto e l’indomani sono saltate in sella alla bicicletta per andare alle medie.⁣

Stamattina mi sono svegliata e mi sono resa conto di avere un altro buco temporale. ⁣
Ho la mente un po’ annebbiata.⁣
Le ho messe su un treno e pare che abbiano varcato la porta di un liceo.⁣

Se 14 anni fa avessi provato a immaginare il primo giorno di liceo, non l’avrei di sicuro immaginato così.⁣

Mi sarei aspettata un po’ più di noiosa, serena normalità. ⁣Quella normalità che il coronavirus ci ha fatto rivalutare e che oggi abbiamo timore di perdere nuovamente.

Nonostante tutto mi sono goduta ogni singolo istante di questo nuovo inizio.⁣ La loro emozione dei giorni scorsi, i preparativi e i loro occhi carichi di speranza. E ho scannerizzato nella mia mente i loro sorrisi prima che venissero coperti dalle mascherine.

Le ho guardate salire sull’ennesimo treno della vita, quello che le porterà alla prossima tappa del loro viaggio, meravigliosamente felice che siano sempre più vicine alla realizzazione dei loro sogni, anche se un pezzettino più lontane da me.⁣

Buon viaggio amori miei!

Vorrei lanciare un appello a tutti i genitori, soprattutto di figli adolescenti, che si sentono invincibili ma, purtroppo non lo sono.

Ogni mattina è importante non solo misurare la temperatura ai ragazzi ma anche ricordare loro di indossare la mascherina anche quando sono all’aperto. Tra ragazzi gli assembramenti, sui mezzi di trasporto e fuori da scuola, sono inevitabili e ho notato tanta incoscienza e superficialità (anche da parte delle mie figlie, che ineccepibili non sono!)

Basta la leggerezza di uno per mandare in fumo la semi-normalità di cui ci stiamo riappropriando giorno dopo giorno.
Non vanifichiamo i sacrifici e gli sforzi che abbiamo fatto in questi mesi.

INDOSSATE SEMPRE LA MASCHERINA!

Write A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.