Disturbi del sonno: cos’è il pavor nocturnus
Il pavor nocturnus (terrore notturno) è un disturbo del sonno comune a molti bambini. Rientra nelle parasonnie (comportamenti anomali che si manifestano durante il sonno) e colpisce i bambini a partire dai due anni d’età.
Durante gli attacchi di terrore notturno, il bambino ha gli occhi aperti, può parlare, piangere, urlare ed è come se fosse in preda al panico. Ha una sudorazione eccessiva, la tachicardia e rigidità muscolare. Non risponde agli stimoli esterni e non riconosce chi ha di fronte. Non si rende conto di ciò che sta facendo e solitamente il giorno seguente non ricorda nulla.
Le cause possono essere svariate: stimolazioni sonore o luminose durante il sonno, eccessiva stanchezza, stress, distensione vescicale, ipertrofia adenoidea – vegetazioni adenoidee, fisiologiche (febbre, deficit di sali minerali – a causa del caldo ed eccessiva sudorazione), o genetiche, ma anche una lite con un fratello o un amico o la visione di un cartone animato o un film che abbiano suscitato paura.
Come ci si deve comportare in questi casi?
Bisogna evitare di svegliare, toccare o prendere in braccio il bambino, perché potrebbe spaventarsi ancora di più, ma è preferibile parlargli in modo dolce e rassicurante per trasmettergli calma e tranquillità. E’ importante però accertarsi che non si faccia male muovendosi bruscamente durante il sonno.
Nell’ambito sonno siamo sempre stati molto fortunati perché le twins sembrerebbero figlie di Morfeo. Quando erano piccine però, specialmente tra i 3 e i 6 anni, gli episodi di pavor nocturnus sono stati frequenti.
Capitava di trovarle (fortunatamente non in contemporanea) sedute nel letto, con gli occhi aperti, e che parlava con la faccia rivolta verso il muro.
Le prime volte eravamo impreparati e cercavano di tranquillarle abbracciandole ma ci rifiutavano, ci spingevano via quasi come se non ci riconoscessero. E come la quiete dopo la tempesta , senza alcuna spiegazione apparentemente logica, tuffavano la testa nel cuscino e si rimettevano a dormire profondamente. La cosa più inverosimile era che il mattino seguente non si ricordavano mai nulla di quanto fosse successo.
Se il pavor nocturnus dovesse capitare anche ai vostri bambini, non spaventatevi anche se vi sembreranno “riposseduti”, mantenete la calma e seguite le indicazioni riportate sopra e vedrete che con la crescita gli episodi andranno a diminuire fino a comparire completamente verso gli 11-12 anni…quanto tempo vi manca? 😉
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