“Mamma, oggi la maestra C. ci ha raccontato di una guerra mondiale che c’è stata tanti anni fa. Ci ha detto che che dei signori cattivi hanno lanciato una bomba e hanno ucciso tantissime persone. Però non sono morti tutti e quelli che si sono salvati non avevano più niente e i vestiti che avevano addosso erano tutti bruciati”
“Ma come mai la maestra vi ha raccontato della guerra mondiale? non è nel programma di storia della prima elementare…”
“Ce l’ha raccontato perché due miei compagni hanno portato due pistole giocattolo a scuola. La maestra ha detto che le pistole sono una cosa bruttissima e che quelle vere sono davvero pericolose. E che tutte le armi sono pericolose e fanno morire tanta gente, allora ci ha raccontato della guerra. Non vuole più che si portino quei giochi a scuola”.
Ovviamente al di fuori delle mura scolastiche ognuno è libero di scegliere i giochi che preferisce per i propri figli, ma quando ci si trova nella collettività credo sia meglio evitare di creare situazioni che potrebbero non essere condivise da tutti i genitori, perché di sicuro ci sono pareri molto divergenti su questo tipo di giocattoli.
Da una parte si ritiene che le armi giocattolo possano istigare alla violenza e all’aggressività, dall’altra che, se i bambini vengono educati ad un utilizzo corretto del gioco e informati dal genitore su quello che è l’impiego delle armi nella realtà, non rappresentino un problema.
Non avendo figli maschi, in casa nostra non ci sono armi giocattolo, ma da brava mamma chioccia, che vorrebbe far vivere i propri figli in un mondo incantato, fatto di fate e spiriti buoni, preferirei che scegliessero altri giochi. Voi cosa ne pensate?
6 Comments
Sono la prima? Yhuppy!
Allora, sì innanzitutto Ciao! Sono nuova di qua… ti ho vista da me e ora son da te 😉
Al tuo post:
anch'io non sono d'accordo a NON fare usare armi-giocattolo ai piccoli in classe; nonostante il mio “bassetto” (Giò ha tre anni) che gioca con bombe di plastica varie e occhiali da disinnescatore giallo melone gli proibisco di andare a scuola “armato”, di solito a lui piace portarsi un pezzetto di casa in asilo.
Questo lo dico per gli stessi motivi che elenchi tu; alcuni genitori potrebbero non apprezzare ma io per prima non approvo… tant'è.
Se da una parte non dobbiamo farli vivere sotto una campana di vetro dall'altra dovremmo pensare che l'esempio glielo diamo noi (questo è un mio parere personale) e in tenera età i bimbi si sà, sono delle spugne che assorbono ogni traccia di atteggiamenti sui quali poi, in teoria, dovrebbero cammineranno sicuri.
A presto! 😉
Col primo figlio mi sono opposta alle armi giocattolo, a parte quella da sceriffo per Carnevale. Quando è stato grandino se le comprava da solo con i suoi soldini e me le nascondeva. Ho creato un'attrattiva negandogliele? Non lo so. Col secondo…via libera, ne ha tantissime con luci colorate, che sparano palline, che sparano freccette. Non so se faccio bene, ma ho cambiato metodo. Non è facile fare la mamma e fare la cosa giusta.
Grazie per essere passata di qui e per avere lasciato il tuo commento. Non avendo figli maschi non so come mi sarei potuta comportare io, probabilmente avrei ceduto alle richieste del bambino e gli avrei comprato questi giochi tanto criticati. Però sicuramente, come te, non gli avrei permesso di portarli all'asilo o a scuola. A presto!
Sacrosanta verità: non è facile fare la mamma e fare la cosa giusta. Per questo adoro questi confronti sul blog: non sempre una scelta è sbagliata a priori, tante volte è l'approccio o la gestione della situazione a fare la differenza. Un abbraccio!
Io non le approvo, semplicemente perchè non mi sembra che uccidere debba essere un gioco, specie nell'infanzia.
Ne deve esserlo la morte, che già con i videogiochi diventa qualcosa da cui ci si rialza belli freschi come niente (e il Nin non capiva quando è morto il nostro gatto che non sarebbe mai più tornato).
Perciò le armi giocattolo sono sempre state bandite da casa nostra, a parte le spade che però fanno parte di tutto un altro immaginario.
Poi, è vero, mio figlio grande ha videogiochi di guerra, ma è un'altra età.
Sono del tuo stesso parere. Credo che ci siano tanti giochi alternativi alle armi. Però ripeto che, non avendo figli maschi, non posso essere certa di come avrei potuto agire…forse di fronte ad un bambino insistente, mi sarei lasciata convincere…