twinterviste: gemelli nati in giorni diversi

Twintervista a Claudia, mamma di Matteo e Luca, gemelli nati in giorni diversi

Ho conosciuto Claudia nel mio gruppo Facebook Gemellitudine. Qui noi twins mamme, twins nonne e anche gemelle (over 20) ci confrontiamo, ci sosteniamo moralmente nei momenti difficili, ridiamo, scherziamo ma soprattutto condividiamo un’avventura, che non è facile da comprendere se non la si vive in prima persona.

Claudia ha suscitato da subito la curiosità di tutte noi, fin dal suo ingresso nel gruppo, presentandosi come mamma di due gemelli nati in giorni diversi. Anche se è facile immaginare come questo sia potuto accadere, ho chiesto a Claudia di raccontarmi la sua storia e oggi la voglio condividere con voi…

Come avete reagito quando avete scoperto di aspettare due gemelli?

L’ho scoperto alla prima ecografia, alla nona settimana. Ero bella tranquilla, sdraiata sul mio lettino aspettando di vedere per la prima volta il mio bambino. Il mio compagno in piedi, davanti a me, che parlava con il dottore. Avevano scoperto di essere tutti e due appassionati di moto quindi io ero passata in secondo piano. A un certo punto, mentre venivo preparata per la visita, il dottore mi fece una domanda strana: “ma pensa se fossero due!” .
Io prontamente gli risposi che non era possibile in quanto nella nostra famiglia non c’erano mai stati casi di gemelli ma, mentre stavo finendo la frase, sento il dottore che dice: “oh caz…. Sono due!!!!”
Meno male che ero già sdraiata.
Gli risposi: “non è possibile, sicuramente si è sbagliato, controlli meglio!”
Alessio (il mio compagno) nel frattempo iniziò a ridere senza più riuscire a fermarsi. Per farla breve dovette girarmi lo schermo per convincermi. E’ stato veramente traumatico. Non ho parlato per una settimana.

Com’è stata la gravidanza?

La mia gravidanza è stata veramente fantastica: mai nessun problema, mai una nausea, niente di niente….
Facevo le mie visite regolarmente, una volta al mese. I piccoli crescevano bene e sani. Paragonabile tranquillamente ad una gravidanza singola. Sono stata molto fortunata.

“Sono gemelli? Ma sono nati nello stesso giorno?”. Cosa rispondi?

Sicuramente qualcosa di diverso dalle altre twins mamme. Rispondo: “Sì, certo che sono gemelli, non si vede? Ma sono gemelli nati in giorni diversi: Matteo è nato il 23 settembre, mentre Luca il 24″.

Ci racconti il parto?

I pupi sono nati alla settimana 37+1. Pensa che quel giorno ero andata in ospedale per fare un monitoraggio. Alessio mi chiese se volevo portarmi il borsone per precauzione e io gli risposi: “Ma va! Non ho manco un doloretto, appena finisco torno a casa”… sì, certo!!!!! Finito il monitoraggio mi mandarono in sala d’attesa. Dopo un po’ troppa attesa, andai da un infermiera per chiedere quale fosse l’intoppo e l’infermiera mi rispose: “Signora, l’intoppo è che lei oggi partorisce. E’ già dilatata di 4 cm”.
Altro trauma.
Mandai di corsa a casa Alessio (sbiancato dal notizione) a prendere ‘sta benedetta borsa, avvisare i parenti…
Il parto è stato naturale (i pupi erano già in posizione da un paio di mesi). E’ nato prima Matteo, alle 23:50 circa, poi ho dovuto aspettare che mi tornassero le contrazioni (paura e panico). Alessio e un’infermiera mi hanno tenuto la pancia bloccata per non far muovere l’altro pupo. All’1:00 circa è nato Luca. Con lui ho fatto decisamente più fatica, perché ero veramente morta dalla stanchezza, infatti hanno dovuto tirarlo fuori con la ventosa.
Quando poi l’ostetrica mi disse di spingere per tirare fuori la placenta, la mia risposta fu ”mo’ te la tiri fuori da sola ‘sta placenta, perché per me può stare dove sta”.
Ero un po’ stanchina. Comunque non so cosa avrei fatto senza il mio compagno, che è stato veramente un super eroe, non ha mai perso la calma e si è dato tantissimo da fare.

Allattamento naturale o artificiale?

Per praticità mi ero già messa in testa di non allattare. Poi in ospedale ci ho provato ma senza risultato perché la montata lattea non è mai arrivata.
Appena arrivati a casa ho ignorato tutti quelli che dicevano che dovevo comunque provarci e siamo passati subito al latte artificiale senza problemi.

Com’è la tua giornata tipo?

La sveglia parte alle 7:30 ma spesso i bimbi si svegliano 5-10 minuti prima (Uffi!). Preparo i due biberon per la colazione e aspetto che finiscano. Eh sì, devo aspettare lì davanti a loro perché appena finiscono mi urlano “GRAZIEEEE MAMMAAAA” finché non glieli tolgo (troppa fatica appoggiarli sul mobile!!!). Finita la colazione sistemo due cose in casa, in modo da non doverlo fare la sera. Mentre loro giocano un po’, mi lavo e mi vesto io, poi passo a loro!!! Verso le 9:00 li porto al nido e vado a lavorare (e a riposarmi!!!).
Alle 16:30 esco dall’ufficio e mi avvio verso casa. I bimbi escono dal nido alle 15.30 e per fortuna ci sono i nonni che se ne occupano. Se la giornata lo permette stiamo in giro fino alle 18:00/18:30. Quando torniamo casa li lavo e metto loro il pigiama (per avvantaggiarci). Mentre guardano un cartone animato, io preparo da mangiare. Di solito loro cenano dalle 19:00/19:30 alle 20:00/20:30 e nel frattempo io calcolo i tempi per preparare la nostra cena. Verso le 21:30 ci si sdraia sul divano e inizia il momento coccole (la parte più bella della giornata). Dopo averli messi a letto, verso le 22:00, sistemo i giochi, stendo i panni, sistemo la cucina, preparo i vestiti e lo zainetto per il giorno dopo, mi metto il pigiama… e crollo.

Cosa significa per te Gemellitudine?

Per me Gemellitudine è un’intesa, una complicità, un amore smisurato. Impossibile da capire se non si vive.

Quale consiglio daresti alle future mamme di gemelli?

Non andate nel panico! Siamo state scelte per affrontare tutto questo.
Bisogna organizzare la giornata nei minimi dettagli. Io ho cercato sin da subito di dare ad entrambi le stesse abitudini e gli stessi orari in modo da poter avere del tempo libero per me. All’inizio sono stata considerata troppo rigida ma questa mia rigidità mi ha ripagata.

 

Grazie Claudia per avere condiviso con noi la tua storia. Di questa intervista c’è una frase in particolare che mi rimarrà per sempre impressa nella mente:

noi mamme di gemelli siamo state scelte per affrontare tutto questo.

Forse lo diciamo per auto-incoraggiarci e per trovare in fondo al cuore la forza per affrontare le centinaia di sfide quotidiane, o forse è realmente così: facciamo tutte parte di un grandioso progetto di vita, definito dall’alto, che ci vuole protagoniste della Gemellitudine.

 

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