Hatchimals: il gioco più atteso del Natale 2016
Un paio di mesi fa ho sentito parlare per caso di Hatchimals.
L’unica foto che girava in rete apparteneva a un uovo bianco con schizzi variopinti sul guscio, che ambiva a diventare il giocattolo più atteso per il Natale 2016. Cosa – o chi – ci fosse nell’uovo non era dato saperlo perché il lancio mondiale era previsto per il 7 ottobre.
Poi un giorno Hatchimals bussa alla nostra porta, più precisamente a quella delle twins. Spin Master ci chiede di fare un test per osservare l’interazione di due gemelle con questo uovo hi-tech, frutto del lavoro di un team multidisciplinare di esperti e tenuto segreto per ben un anno.
Quando è arrivato non ho voluto rovinare la sorpresa alle bambine e ho nascosto la scatola da cui si evinceva chiaramente il contenuto dell’uovo.
Hatchimals: sarà un Pengualas o un Draggles?
Al ritorno da scuola le twins hanno trovato ad attenderle il loro uovo.
L’istinto è stato subito di aprirlo. Invece no. Perché la prima grande sorpresa che regala Hatchimals è che l’uovo non è solo il contenitore del giocattolo finale, ma è parte integrante della dinamica di gioco.
Per schiudersi l’uovo ha bisogno delle cure e delle attenzioni dei bambini. Emette suoni da cucciolo e luci colorate che corrispondono a uno stato d’animo e quindi a una richiesta di azione da parte dei bambini.
Le richieste non sono vincolanti, perché Hatchimals fa sentire la sua presenza solo quando si interagisce con lui. Per il resto del tempo dorme ed entra in modalità standby. Insomma le mamme non sono tenute a covarlo quando i bambini sono a scuola! 😉
Durante la fase 1, o fase uovo, le twins picchiettavano sul guscio, lo accarezzavano e lo coccolavano per sentire il suo cuore che batteva, ma anche i suoi ruttini e i singhiozzi. Per un paio di giorni si sono alternate nel dedicare le dovute attenzioni all’uovo per favorire l’hatch, ovvero la schiusa.
Durante la fase della schiusa (fase 2), Hatchimals è riuscito davvero a sorprenderci: un esserino non identificato ha iniziato a beccare letteralmente sul guscio frantumandolo pian piano e mostrandoci il suo becco rosa.
Anche in questa fase le twins si sono date più volte il cambio per sfregare la parte inferiore del guscio e incoraggiarlo a beccare ancora.
Per completare la schiusa sono necessari 20-25 minuti in totale, non necessariamente continuativi, e quando la parte superiore dell’uovo è completamente crepata, si scopre se Hatchimals è un Pengualas o un Draggles.
Noi abbiamo trovato il Pengualas rosa e bianco.
Hatchimals: le fasi di crescita
Quando Hatchimals esce dall’uovo è un neonato, e come tale ha bisogno di specifiche attenzioni. La luce dei suoi occhi ha un significato diverso a seconda del colore: può avere bisogno di coccole, può avere fame o freddo, può essere spaventato, può imparare a parlare e molto altro.
Ad ogni segnale i bambini devono rispondere con un’interazione diversa, necessaria per allevare il loro amico.
Se i bambini sono bravi allevatori, Hatchimal passerà di volta in volta alla fase successiva, emettendo luci arcobaleno e cantando la canzone Hatchi Birthday.
Da neonato diventa prima un cucciolo, a cui si può insegnare a camminare, a parlare e a ballare, e poi un adolescente con cui fare giochi sempre più divertenti.
Nella fase adolescente (fase 5) sono sempre disponibili anche le attività delle fasi precedenti.
In qualunque momento è inoltre possibile resettare Hatchimals e tornare alla fase neonato. Purtroppo non si può rivivere la fase della schiusa dell’uovo.
Hatchimals: le nostre impressioni
Hatchimals è un compagno di giochi pensato per i bambini dai 5 fino agli 8-9 anni, ma piace molto anche ai bambini più grandi.
La fase più emozionante è stata sicuramente la schiusa, perché vedere l’esserino che becca il guscio fino a romperlo lascia i bambini a bocca aperta. Noi adulti ci lasciamo invece sorprendere dalla tecnologia che la Robotics Global Business Unit di Spin Master è stata in grado di sviluppare, integrando i migliori elementi del gioco educativo con l’interattività della robotica in una maniera davvero innovativa.
Le twins hanno due caratteri e due personalità completamente diverse. Hatchimals ha suscitato l’interesse di entrambe ma l’approccio al gioco, è stato differente, proprio in funzione delle sfaccettature caratteriali: Michelle è molto affettuosa, quindi è stata più materna e protettiva sia nei confronti dell’uovo che del cucciolo. Nicole, che invece è più concreta, è rimasta subito attratta dalla tecnologia, quindi a coccole e carezze preferisce l’interattività.
Insieme collaborano per allevare il loro Pengualas e per insegnargli a parlare e a rispondere ai comandi.
Cosa rende speciale Hatchimals?
Hatchimals è in grado di coinvolgere i bambini emotivamente, perché si instaura un rapporto affettivo fin dalla fase uovo.
I bambini vivono un’esperienza di gioco magica, ma la magia dipende da loro stessi e dalle cure che riserveranno al loro Hatchimals.
Se volete sorprendere i più piccoli, vi consiglio di giocare con Hatchimals in loro assenza e insegnargli a dire “ti voglio bene” o “sei il mio migliore amico”: rimarranno meravigliati e si affezioneranno ancora di più al loro cucciolo.
Attenzione però a non divertirvi troppo anche voi grandi 😉
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