Volete sapere quanto costano i gemelli nel loro primo anno di vita? Ecco quali sono le spese che dovrete sostenere.
L’arrivo di due gemelli può stravolgere non solo la quotidianità di una coppia o di una famiglia ma anche la situazione economica in cui versa.
Purtroppo in Italia si registra un continuo calo delle nascite anche perché mettere al mondo un figlio richiede un notevole impegno economico. E se un figlio costa caro, vediamo insieme nel dettaglio quanto possono costare due gemelli e quali sono le principali spese da sostenere nel loro primo anno di vita. Si tratta naturalmente di stime, che si basano in parte su dati provenienti da fonti autorevoli e in parte dalla mia esperienza di mamma di due gemelle.
Ecco quanto costano due gemelli nei primi 12 mesi di vita.
Passeggino.
Un trio semplice, affiancato o in linea, comprensivo di navicelle, ovetti e seggiolini, ha un costo minimo di 700€, acquistato sul web e beneficiando di sconti e offerte.
Lettino.
Esistono diversi modelli in commercio, da quelli esteticamente più belli, in legno, che hanno un costo medio di 150€, a quelli da campeggio che si possono trovare anche a 40€.
Fasciatoio.
Il fasciatoio è indubbiamente una comodità. Il costo minimo di un buon fasciatoio è di circa 70€
Seggiolone pappa.
Un buon seggiolone, con schienale imbottito e reclinabile ha un costo minimo di 80€.
Seggiolino auto.
Se avete acquistato gli ovetti, potete utilizzarli fino al limite di peso indicato e consentito, poi vi occorreranno i seggiolini specifici per il trasporto in auto. Il costo medio di un buon seggiolino auto si aggira intorno ai 170€ (fonte O.N.F.)
Sdraietta.
Non è indispensabile ma aiuta nella gestione quotidiana dei bambini. Il costo medio è di 80€.
Latte e pappe.
Se avete necessità di ricorrere al latte artificiale, questo è uno dei costi più ingenti, unitamente a pappe e biscotti. La spesa minima nel primo anno di età per un solo bambino è di 1950€ (fonte O.N.F.)
Biberon.
Se i gemelli non vengono allattati naturalmente, occorrono minimo 6 biberon a testa in un anno. Il costo è di circa 50€ a bambino.
Sterilizzatore.
Considerando che ne occorre uno grande, il costo di un buon prodotto è in media di 60€.
Scaldabiberon.
Si riesce a trovare anche a cifre più basse ma il costo medio è di 30€.
Pannolini.
La stima del costo annuale dei pannolini è di circa 800€ a bambino. Naturalmente varia in funzione del numero dei cambi e delle marche dei pannolini.
Igiene personale.
La voce comprende i prodotti per il bagnetto, le salviettine umidificate e la crema per il cambio. Il costo annuo si aggira intorno ai 180€ a bambino.
Vestiti e scarpe.
Secondo l’O.N.F. la spesa minima annua è di 1000€ a bambino. A mio parere, per avere cambi a sufficienza, potrebbe arrivare anche a 1500€.
Giocattoli.
La spesa media annua per l’acquisto dei giocattoli è di circa 400€ a bambino. Purtroppo anche in questo caso andrà moltiplicata per due perché non esiste possibilità di condivisione 😉
Farmaci.
La spesa media, sempre secondo l’O.N.F. è di 650€ all’anno.
Asilo nido/baby-sitter.
Il costo medio mensile della retta dell’asilo nido comunale in Italia supera i 300€. Se non si riesce ad accedere alle liste di attesa e si decide di ricorrere all’asilo privato, le rette mensili possono anche i 500€ con eventuali riduzioni previste per i fratelli/gemelli.
Naturalmente, ad accezione di alcune voci, ogni costo deve essere moltiplicato per due. Tirando quindi le somme, ed escludendo la voce “asilo/ baby sitter”, che non riguarda tutte le famiglie e che viene in parte compensata dai contributi dello stato, il costo da sostenere per il primo anno di vita dei gemelli è di circa 13.000€.
Mi sto ancora riprendendo dallo shock perché ho realizzato solo adesso quanto ci sia costato metter su famiglia. E non è finita qui! I gemelli costano tanto, più di due figli di età diverse, per ovvie ragioni che non sto a elencarvi, e occupano anche tanto spazio. Immaginate due seggioloni e due sdraiette in giro per casa e due lettini incastrati tra l’armadio e il letto matrimoniale! Il passeggino gemellare occupa un intero bagagliaio di un’utilitaria e non è facile trovare posto anche per i bagagli, considerando che sui sedili posteriori, tra i due seggiolini, rimane forse spazio per uno zaino.
Insomma, nel nostro caso, a quella modica cifra si erano aggiunte spese ancor più ingenti, come l’acquisto di un’auto familiare e di una casa più grande: scelte che avevamo fatto non certo per capriccio ma per la serenità di tutta la famiglia e la sicurezza delle nostre figlie.
Molte famiglie oggi sono nella stessa situazione, con stipendi ingessati e un costo della vita sempre più elevato.
La maggior parte delle famiglie non può sostenere spese importanti senza ricorrere ai finanziamenti, soprattutto per beni come la prima casa e l’auto ma anche per le spese sanitarie e le utenze come luce e gas.
Negli altri paesi il pagamento rateale è quasi una consuetudine mentre in Italia l’indebitamento viene quasi considerato una vergogna.
“L’indebitamento è causa di forte stress. Spesso questa condizione porta a chiudersi in se stessi, dando il via a una serie di comportamenti ed evitamenti non utili a sostenere la salute psicofisica della persona. Soprattutto, è importante prendere coscienza degli effetti collaterali cui si andrà incontro qualora non ci si adoperi alla risoluzione del debito. Preoccupazioni e ansie, infatti, possono compromettere la bontà delle relazioni interpersonali, portare l’individuo a isolarsi socialmente fino alla depressione. Affrontando la questione a piccoli passi è possibile uscire da questa condizione, perché il progressivo risanamento del debito è l’azione più efficace per tornare a guardare al futuro con ottimismo” (Luca Mazzucchelli, psicologo)
La stima di se stessi tende a diminuire ulteriormente quando non si riesce a pagare regolarmente le rate e a chiudere il debito aperto. E se si è in difficoltà economiche, a creare ulteriori allarmismi basta una comunicazione di cessione del credito, che invece potrebbe rappresentare proprio la svolta.
Voglio proprio segnalarvi che se vi dovesse capitare di ricevere comunicazione che il vostro finanziamento o mutuo è stato ceduto dalla vostra banca al Gruppo KRUK, non dovete farvi prendere dal panico ma, al contrario, potete iniziare a fare sonni più tranquilli.
Il Gruppo KRUK è leader in Europa Centrale nel mercato della gestione del credito acquisito e opera in Italia dal 2015 con partnership con istituti come Unicredit, UBI Banca, Monte dei Paschi di Siena, Deutsche Bank, Compass e Findomestic.
Ciò che contraddistingue KRUK è l’attenzione per il cliente, la cosiddetta “gestione amichevole” che lo aiuta a riacquistare la sua credibilità finanziaria. KRUK definisce infatti con ogni singolo cliente un piano di rientro su misura, per poter saldare le posizioni aperte con maggiore serenità e in base alle reali possibilità economiche.
Grazie all’assistenza di KRUK, i clienti escono gradualmente dalla trappola dei debiti e riacquistano così il controllo delle loro risorse economiche.
KRUK cerca di comprendere a fondo i bisogni e le attese dei clienti, costruendo una relazione di fiducia reciproca e analizzando le loro esigenze e aspettative. Inoltre supporta i propri clienti anche dal punto di vista psicologico, attraverso strumenti e servizi finalizzati a restituire ai singoli individui una visione positiva di se stessi.
Prossimamente sarà disponibile un numero verde per il supporto online, sono stati prodotti materiali cartacei informativi e, sul sito, potete trovare strumenti utili a gestire il budget domestico e a calcolare le spese personali.
(articolo in collaborazione con KRUK)