Essere gemelli è un’avventura meravigliosa ma a volte può anche essere un problema.
Non mi stancherò mai di ripetere che avere due gemelli è un’esperienza meravigliosa, con tutte le sue gioie e i suoi dolori . Essere gemelli, e vivere quindi la gemellitudine in prima persona, è qualcosa che non si può descrivere da semplice spettatore.
Le mie twins sono ormai entrate nell’adolescenza e sempre più spesso riflettono sul loro essere gemelle. Qualche giorno fa abbiamo fatto due chiacchiere e se da un lato mi hanno riconfermato per l’ennesima volta quanto sia speciale il loro legame, dall’altro ho capito che a volte la gemellitudine è quasi un problema.
Oltre alle domande idiote della gente, mi hanno confessato che la cosa che più le infastidisce è essere chiamate “gemelle”.
Non chiamateci gemelle!
Ovviamente non si riferiscono a quando io parlo o scrivo di loro chiamandole le Twins – del resto le chiamo anche le mie figlie o le mie ragazze – ma a chi si rivolge a loro come se fossero un’unica entità. In famiglia le abbiamo sempre chiamate con il loro nome, esattamente come fa chi ha figli di età diverse, ma in altri contesti la gente tende spesso a ignorare l’individualità.
Mai come in questa fase della loro vita questo appellativo è risultato tanto fastidioso.
Come ogni altro adolescente, stanno provando a dare forma alle loro personalità e a distinguersi non solo l’una dall’altra ma anche dalla massa. Chiamarle gemelle, equivale ad annullare il lavoro che stanno facendo su loro stesse e a ignorare le differenze, non solo fisiche ma anche caratteriali.
Il fatto che esista un’identità di coppia, non significa che non abbiano un’identità personale.
E dovrebbe essere riconosciuta e rispettata in ogni contesto sociale, anche se condiviso! I gemelli hanno caratteri, pensieri, atteggiamenti, amici, gusti e spesso anche vestiti diversi.
Gli adolescenti fanno un sacco di domande, sono curiosi ed è capitato che qualcuno chiedesse a Nicole e Michelle perché non si vestano mai uguali, come fanno di solito i gemelli. È una domanda innocente ma di fondo c’è un preconcetto. In realtà non esiste una regola per l’abbigliamento dei gemelli ma, soprattutto a questa età, ognuno si veste come preferisce.
Vestirsi in modo diverso è spesso una scelta ragionata: le personalità emergono anche dai look che scelgono e l’abbigliamento diventa determinante per farsi riconoscere ed esprimere se stessi.
Questi due look firmati iDO esprimono perfettamente la personalità delle twins.
Hanno caratteristiche comuni come la comodità, la libertà di movimento e, ovviamente, lo stile ma delineano due caratteri completamente diversi.
Ormai lo sapete, sono sicura che anche voi avete imparato a distinguerle, se non dalle differenze fisiche, dal modo di vestire.
Michelle è quella più sbarazzina. Ama i capi stilosi ma pratici, che non la limitino nell’esprimere la sua vivacità.
Nicole è più tranquilla, riflessiva e osservatrice. Non rinuncia alla comodità ma sceglie sempre capi con quel tocco in più che fa la differenza.
Qui Michelle indossava una t-shirt a maniche lunghe bianca e nera, felpa rossa, jeggings e parka rosso (tutto iDO) con sneakers (Melania).
Nicole t-shirt bianca con applicazione in paillettes, giacchina nera in eco pelle, pantaloni gaucho grigi ed eco pelliccia (tutto iDO) con stivaletti in vernice (Melania).
Ora vi starete domandando cosa fare per evitare che i gemelli vengano chiamati i gemelli.
La separazione nei diversi contesti sociali potrebbe essere la soluzione. Non datelo però per scontato, perché le mie figlie erano le gemelle e io la mamma delle gemelle anche quando erano in classi diverse. Comunque non vi nascondo che qui si sta già pensando al liceo… e valutando una nuova separazione 😉
Siccome però dobbiamo attendere ancora un anno e mezzo, nel frattempo fatemi un favore grande: non chiamatele gemelle!
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