Tra meno di un mese ricomincerà la scuola. Seconda media. Chi ci è già passata mi ha detto che sarà l’anno più tosto. Con questa prospettiva non so se ritenermi fortunata, perché vivrò questa fase una sola volta, o se iniziare a tremare perché la vivrò amplificata. Il bicchiere mezzo pieno: inizierò l’anno senza i timori e le ansie di quello passato.
La vita dei gemelli eterozigoti è probabilmente più facile di quella dei gemelli omozigoti.
Solitamente hanno caratteri somatici differenti, che aiutano amici e parenti a non fare confusione ma soprattutto a sviluppare una propria individualità – è più difficile farlo quando da piccolo ti guardi allo specchio e vedi riflessa l’immagine di tuo fratello/sorella –
Se state cercando qualche dritta sui regali per i gemelli, devo dirvi subito che qui non troverete un elenco di idee che vi eviteranno di vagare per i negozi con un punto di domanda sulla vostra testa. Quello che leggerete qui però vi eviterà sicuramente di diventare agli occhi dei gemelli l’amico o il parente brutto cattivo.
Mi faccio sempre un sacco di domande sul rapporto che hanno le mie figlie che, come sapete, sono gemelle omozigote. Da mamma e da semplice spettatrice ho sempre fatto delle scelte nell’intento di favorire lo sviluppo della loro individualità. Alcuni risultati di queste scelte li sto vedendo nel tempo e molti altri li vedrò solo in futuro.
Quella tra i gemelli è un’unione indissolubile. Un’unione che non si può spiegare a parole se non la si vive in prima persona. Un legame così forte da sviluppare un’intesa quasi telepatica. Federica, 35 anni, ci racconta lo speciale rapporto con sua sorella gemella Raffaella, come lo hanno vissuto quando erano bambine e come lo vivono oggi da adulte.