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Quando siamo stati invitati alla Winx Worldwide Reunion, il raduno mondiale delle fan delle Winx, non sapevamo bene cosa aspettarci.

Sapevamo che sarebbe stato un evento in grande stile, che erano state organizzate numerose attività per le quattro giornate di festa e che erano previsti spettacoli di grande effetto ma, nonostante questi ultimi siano stati annullati causa meteo, l’esperienza che abbiamo vissuto va ben oltre l’immaginario.

La cornice della splendida città di Jesolo e il Falkensteiner Hotel & Spa, dove abbiamo alloggiato insieme al team di Rainbow, hanno reso le giornate ancor più memorabili, ma a farci battere davvero il cuore sono state loro: le Winx.

Il sabato sera le Winx hanno fatto il loro ingresso all’hotel Falkensteiner per il cocktail party organizzato in loro onore. Le piccole ospiti dell’hotel le attendevano con trepidazione per farsi immortalare da mamma e papà in una foto ricordo e per strappare loro un abbraccio e un autografo.

Sembravano appena uscite dallo schermo della TV, nei loro abiti scintillanti, con le ali glitterate e i capelli cotonati. Non c’era ombra di dubbio:

Erano proprio le vere Winx

Le uniche e originali di casa Rainbow, che per professione regalano sogni alle bambine di tutto il mondo.

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La domenica mattina, giornata di chiusura della Reunion, Piazza Mazzini era gremita di gente: centinaia di bambine euforiche e alate (con le mamme sudate) le attendevano con ansia (tipo adolescenti degli anni ’90 a un concerto dei Take That) e pronte a intonare tutte insieme la sigla ufficiale della Reunion.

Dopo canti e balli c’è stata la maratona, guidata proprio dalle magiche fate: con un piccolo contributo per l’iscrizione le bambine hanno ricevuto tanti gadget e hanno sostenuto il  progetto Home di Trenta Ore per la Vita.

Per chiudere in bellezza, le Winx ci hanno invitate su un vero galeone dei pirati: una location inusuale ma molto suggestiva, dove abbiamo potuto assistere in esclusiva ad alcune riprese di un noto canale televisivo. Alla 375^ foto eravamo ormai di famiglia e ho pensato di candidare le twins per i ruoli di Aisha e Stella…prima o poi le attuali andranno in pensione?! 😉

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Due giorni da favola, in cui le twins e le loro compagne di viaggio Corinna, Amanda e Aurora hanno potuto vivere il sogno di incontrare le loro eroine, e anche il loro papà, ovvero colui che le ha immaginate, disegnate e create.

Iginio Straffi, fondatore e Presidente del Gruppo Rainbow, ha avuto la grande idea di creare la serie animata Winx quando l’universo dei cartoni era popolato da supereroi solo per i maschietti. La svolta è stata il suo prodotto made in Italy dedicato alle bambine ma impostato su un gioco di ruoli in cui è il personaggio maschile a dover essere salvato da incantesimi e prigionie proprio dalle eroine Bloom, Stella, Musa, Tecna, Flora e Aisha.

Ho fatto al papà delle Winx alcune domande, preparate con l’aiuto delle mie ragazze, che spero possano soddisfare anche la vostra curiosità…

Chi e come ha scelto i poteri e i nomi delle Winx?

Li ho scelti io. Faceva parte del concept in cui ho elaborato la storia e il mondo delle Winx. Anche questi sono legati all’immaginario che facilmente poteva creare quella dimensione di sogno, di identificazione e di magia per le piccole fan, così come sono stati per me i personaggi che vedevo da bambino.

Quali sono i punti di forza che hanno reso le Winx un fenomeno mondiale?

La novità e l’innovazione del prodotto, dal punto di vista della grafica, della storia, dei contenuti, della caratterizzazione di questi personaggi che sono molto diversi da altri cartoni animati che spesso vediamo. Qui abbiamo ragazze che si arrabbiano, che prendono cantonate, che tornano sui propri passi. Sono delle personalità molto vere e a volte bisticciano anche tra di loro perché non sono d’accordo su come affrontare una determinata situazione. L’inversione di ruoli, le musiche e gli abiti, sono tutti elementi innovativi che le bambine hanno apprezzato molto, non solo in Italia ma anche in tutto il mondo.
Ci farebbe piacere se anche le mamme apprezzassero il lavoro enorme che facciamo perché a volte ci si ferma all’immagine ma dietro ci sono tanti contenuti, un grande lavoro e una ricerca per un prodotto che dall’Italia per la prima volta possa essere esportabile ed essere un modello anche negli Stati Uniti o in Asia

Parlando di mamme, come sono viste le Winx dalle mamme nei diversi paesi, in relazione anche alla cultura dei paesi stessi?

Negli anni sono state riconosciute un po’ ovunque, dall’Europa, anche in paesi difficili come la Turchia, dove le Winx sono ormai un fenomeno da dieci anni, alla Russia, dove sono apprezzatissime anche dalle mamme.
Credo che il mercato più ostico sia quello degli Stati Uniti, dove penso ci sia un problema culturale, in quanto lo stile fashion e un po’ troppo raffinato delle Winx non viene apprezzato dalla donna americana che è invece molto casual. E’ un mercato in cui la donna, che vuole assomigliare sempre di più all’uomo, non si ritrova in questo modello che sottolinea la differenza tra uomo e donna. Non rinunciare alla femminilità non significa essere il sesso debole, come si diceva una volta, anzi, noi vogliamo sottolineare che si può conciliare un aspetto gradevole, il bello con il valore, la forza e il carattere.
Anche chi inizialmente ha mosso critiche sull’immagine delle Winx, si è poi dovuto ricredere perché sono personaggi freschi che non hanno nessun tipo di ammiccamento sessuale o volgare. E’ un aspetto a cui siamo stati molto attenti, grazie anche agli psicologi che ci hanno aiutati a scrivere la storia.

Oltre alle Trix, chi sono le principali rivali delle Winx? Barbie, Violetta o le principesse Disney?

In questo momento credo che sia Frozen, quindi le principesse Disney. Perché guardando i dati di mercato, Barbie è un prodotto che le bambine non vogliono quasi più perché è un modello americano che non prediligono. Violetta è un fenomeno per bambini un po’ più grandi, e comunque questi live-action, essendo legati a un attore, durano un anno o due ma poi passano perché l’attore non potrà recitare il personaggio per sempre.
Quindi i nostri veri competitor sono i cartoni della Disney: noi diamo fastidio a loro e loro danno fastidio a noi. 🙂

Ha una Winx preferita? E perché?

Per me sono figlie e non dovrei avere delle preferenze, ma se devo proprio fare una scelta, scelgo Flora perché è un modello di donna che mi piace: romantica, dolce, riflessiva e anche molto bella

Quali novità possiamo aspettarci per il futuro?

La grande novità è che entro la fine di settembre inizieranno su RaiGulp gli episodi della 7^ serie delle Winx. Una serie più divertente rispetto alle precedenti, anche se ci sono anche qui dei pericoli forti che danno fastidio al mondo e alle nostre eroine. E’ una serie a cui abbiamo lavorato per oltre due anni e ne siamo molto soddisfatti.
L’anno prossimo dovremo avere anche un altro film e nel 2017 ci sarà una serie spin-off: si chiamerà World of Winx, realizzata in co-produzione con Netflix, che vedrà delle Winx un po’ più adulte, diverse sia graficamente che come storia. Abbiamo voluto esplorare un nuovo racconto, con un cliffhanger alla fine, perciò la storia rimarrà in sospeso come nei serial per i più grandi. Un esperimento che abbiamo voluto fare in attesa di produrre l’8^ serie che è già in scrittura.
Quindi per le Winx nei prossimi anni ci sarà ancora tanto da vedere e da scoprire.

Quale consiglio darebbe alle mie bambine (ma anche alle altre) che sono appassionate di disegno e sognano di poterne fare una professione in futuro?

Bisogna continuare a coltivare la passione ed esercitarsi, anche a scuola, come ho fatto io che imbrattavo i diari dei compagni e gli album da disegno, cercando di studiare la tecnica dei grandi disegnatori.
Poi se si vuole intraprendere questo tipo di carriera, bisogna frequentare le scuole specialistiche, tra superiori, accademia e altri corsi integrativi. Se si ha davvero questa passione, alla fine si trova sicuramente uno sbocco lavorativo, che possa essere nel cartone animato, nell’illustrazione per i libri, nei fumetti, nella grafica, nei video-games.
Oltre alla passione occorre tanta, tanta disciplina nel continuare a lavorare finché non si arriva alla qualità che serve per iniziare la professione.

Mentre io intervistavo Iginio Straffi, e costruivo sogni per le mie Twinx, loro si godevano con il papi la Spa dell’hotel, postando selfie che mi davano per dispersa.

Grazie a Rainbow per questo magico week-end, per il sogno che ci ha regalato ma soprattutto per averci fatto capire che da grandi vogliamo fare disegnare anche noi le Winx.

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5 Comments

  1. Anche io “da grande” vorrei essere una Winx!!! Quanto mi è dispiaciuto non esser riuscita a venire, e soprattutto non averti conosciuta di persona! Ho letto questo bellissimo post e mi sembrava di vivere l’atmosfera di fantasia e allegria che si respiravA. Molto bella anche l’intervista, sei una potenza Laura e le tue Twins sono stupende! Un grande abbraccio, Valetia

    • Vale, l’unico dispiacere di quel week-end è stato proprio non averti potuta incontrare. Ma ci rifaremo, lo so. Grazie per le tue parole. Ti abbraccio.

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