Torte e innocenza

La scuola elementare organizza ogni anno una vendita di torte per raccogliere fondi, che saranno poi destinati al finanziamento dei progetti rivolti agli alunni.

Nei giorni scorsi sui diarietti dei bambini sono stati incollati gli avvisi per sondare la disponibilità delle mamme a preparare le torte. Non era difficile: bastava mettere una crocetta o su SI o su NO. Ma come sempre ho voluto complicarmi la vita.

Poiché le torte andrebbero consegnate lunedì prossimo, sarebbe bene prepararle la domenica. Immagino abbiano fatto questa scelta anche per agevolare le mamme, visto che la domenica tendenzialmente non si lavora. Per me invece la domenica è una giornata critica e per enne motivi non riuscirei a trovare il tempo per mettermi a pasticciare. Ma non posso mica mettere ben due crocette su NO e fare brutta figura!! Così ho pensato che chiederò alla pasticceria vicino a casa di farmi una bella torta margherita, o una crostata alla marmellata, con un bel bigliettino con la lista degli ingredienti. E poi la porterei a scuola.
Devo solo capire se la pasticceria è aperta anche di domenica.

Per prendere tempo ho spiegato la situazione alle bambine e ho detto loro di avvisare le maestre che gli avvisi sono stati letti ma che avrei dato risposta nei giorni seguenti. Ovviamente non spaccerei una torta da pasticcere per una fatta da me, ma devo ancora capire come organizzarmi. E questo l’ho spiegato più volte alle bambine.

Morale della favola: stamattina Michelle, angelica e fiera come poche mi ha detto:

“Mamma, ho fatto come avevi detto tu: ho detto alla maestra che hai letto l’avviso, ma non l’hai ancora firmato perché non sai se hai tempo per andare a comprare la torta!”.

Madre degenera.