Non hanno aspettato di compiere i sette anni per chiedermi come nascono i bambini, ma almeno fino ad oggi si erano sempre accontentate di una risposta spiccia “dalla pancia”.
Prima o poi sarebbe dovuto arrivare il momento in cui avrebbero preteso i dettagli.
“mamma, ma ti hanno tagliato la pancia?”
“si'”
“aiutoooo! Ma ti hanno fatto male?”
“no, non si sente niente perché ti danno una medicina che ti fa dormire e non ti fa sentire dolore. Si chiama anestesia”
“ci fai vedere il taglio?”
“ormai non si vede niente perché e’ passato tanto tempo e il dottore che vi ha fatte nascere e’ stato davvero molto bravo”
“ma tutti i bambini nascono dalla pancia?”
Non so perché questa domanda, forse hanno sentito qualcosa a scuola, o forse non sono stata abbastanza convincente io. Ho pensato che forse era giunto il momento:
“non tutti i bambini nascono dalla pancia”
N “lo sapevo!!”
Dopo una serie di sparate su improponibili vie di fuga dall’utero materno, ho deciso di vuotare il sacco. Mi hanno fatto qualche domanda di rito, della serie “ma come fa ad uscire un melone da un buco grande come una ciliegia?” ma devo dire che non mi sono sembrate per niente sconvolte.
Noi genitori ci facciamo un sacco di paranoie per nulla, sottovalutiamo i nostri figli e pensiamo che non siano mai abbastanza pronti per “certe cose”. E lo facciamo da sempre…pensiamo che sia troppo presto per svezzarli, per accompagnarli nei primi passi, per buttare il ciuccio… E non smettiamo mai…pensiamo che sia troppo presto per farli uscire la sera, per andare a vivere da soli (tanto questo non lo faranno mai!) o per sposarsi.
E invece loro non smettono mai di sorprenderci.
4 Comments
Ciao! Sono subito corsa a conoscerti dopo aver letto il tuo commento da me 🙂
Credo che tu te la sia cavata bene con le tue figliole in questa occasione.
Mia figlia pur avendo 5 anni e 7 mesi è ancora troppo lontana dal farmi la fatidica domanda di come nascono i bambini (se leggerai ancora i mie post vedrai che ha un disturbo dello sviluppo, è un pò indietro rispetto ai coetanei) ma quando arriverà il momnento credo che cercherò di essere il più possibile semplice e senza troppi artifizi.
Tanti auguri per una Pasqua serena e gioiosa!
quant'è vero… siamo noi a non essere mai pronti, mica loro
Per ora con miciomao sono stata evasiva, ma arriverà il momento in cui dovrò essere più eslicità, vedremo come impostare il discorso.
Se ti fa piacere, passa nel mio blog, ti ho assegnato un piccolo premio…è anche un modo per parlare un po' di se.
eccome se siamo noi a non essere mai pronte..ma mio figlio mi ha colto alla sprovvista. è vero, ha vissuto la mia gravidanza ma ha 3 anni e mezzo e non pensavo che arrivasse la fatidica domanda. O meglio, pensavodi cavarmela con poco (quasi impossibile con lui). io non ho fatto un cesareo ma per lui il suo fratellino è nato con un taglietto nella pancia: il dottore mi ha aiutata, mi ha aperto la pancia e lo ha tirato fuori, Io non ho sentito male perchè dormivo.. e naturalmente vuole sapere: come l'ha chiusa la pancia.. diciamo un ago e filo un pò speciali. ma come potrei mai raccontargli la verità? è vero, i genitori spesso non sono pronti quando invece dovrebbero esserlo, ma ogni età è giusto che abbia le sue favole e le sue storielle.. questa non è per niente una storiella, diciamo che è una mezza verità.