Cosa dovete sapere se volete fare una vacanza a Sharm El Sheikh coi bambini
Se decidete di andare in vacanza a Sharm El Sheikh coi bambini, mettete in conto che qualcuno vi assegnerà subito il premio per i peggiori genitori dell’anno.
Nell’immaginario collettivo Sharm El Sheikh non è vista come la meta ideale per fare le vacanze in famiglia. Le motivazioni sono tante: le condizioni igienico-sanitarie, l’attuale situazione politica del paese e, in alta stagione, le temperature molto elevate. La cosa strana è che i più convinti sono quelli che non ci sono mai stati e devo ammettere di essere stata un po’ prevenuta anch’io prima di decidere di fare questa vacanza appena conclusa.
Quando mi chiedevano “dove andate in vacanza quest’anno?” rispondevo sarcasticamente “in un posto fresco e tranquillo”. Definirlo posto fresco sarebbe esagerato ma, per quanto mi riguarda le temperature erano davvero gradevoli. Poi, non ci crederete ma, contro ogni pronostico, la vacanza è stata davvero tranquilla!
Ma facciamo un passo indietro e torniamo a marzo.
Una famiglia di quattro persone, con esigenze specifiche, non può sperare nelle offerte last minute: dovrebbe accontentarsi delle strutture disponibili, inoltre le camere quadruple difficilmente sono in offerta.
Per farla breve: non si può entrare in agenzia viaggi all’ultimo momento ma bisogna giocare d’anticipo, qualunque sia la meta. Essendoci attivati a marzo, abbiamo sfogliato senza stress decine di cataloghi, ci siamo fatti un’idea precisa della località e delle strutture e infine abbiamo trovato un villaggio in linea con le nostre esigenze. Inoltre, dettaglio molto importante, abbiamo potuto beneficiare delle quote advance booking risparmiando parecchio sul prezzo da catalogo.
Dove alloggiare a Sharm El Sheikh
Sharm El Sheikh offre sistemazioni alberghiere di tutte le categorie, dagli hotel più spartani ai resort di lusso. La soluzione più indicata per le famiglie secondo me è il villaggio, che offre tutti i servizi e i confort che possono servire con bimbi a seguito. C’è l’imbarazzo della scelta, quindi vi consiglio di considerare alcune caratteristiche:
La posizione
Sharm El Sheikh si trova sull’estremità meridionale della penisola del Sinai. Le strutture alberghiere sono dislocate lungo tutta la costa, quindi possono essere distanti parecchi chilometri sia dall’aeroporto che da Naama Bay, il centro turistico della città. Quindi, se avete intenzione di uscire dal villaggio tutte le sere, sappiate che dovrete cercare una struttura vicina al centro perché a parte Naama non c’è nulla.
Il punto mare
Sharm è nota per la barriera corallina e per i suoi meravigliosi fondali, che offrono una spettacolare fauna marina. È una delle mete predilette per gli amanti del diving ma, se scegliete un buon punto mare, trascorrerete una piacevole vacanza anche se non avete un buon rapporto con l’acqua 😉
Se non volete trascorrere la vacanza a bordo piscina, evitate i villaggi con le spiagge a strapiombo sul mare. Per i bambini vi consiglio naturalmente i tratti di spiaggia con fondale digradante o con la piattaforma corallina: è un tratto di fondale roccioso che separa la spiaggia dalla barriera vera e propria, caratterizzato da dislivelli che formano piscine naturali. In queste spiagge anche i più piccoli possono ammirare i pesci colorati che nuotano nelle acque cristalline e possono cimentarsi nello snorkeling in sicurezza.
La gestione
Tra una gestione italiana e una internazionale c’è differenza. Una non è necessariamente migliore dell’altra ma bisogna avere chiaro che sono uguali. Le differenze si riscontrano soprattutto nella cucina, ma anche nel servizio di animazione e di assistenza.
Il prezzo
Sharm è una destinazione per tutte le tasche e dove si può trascorrere una bella vacanza spendendo anche poco. Le esigenze di una famiglia con bambini ovviamente sono diverse da quella di un gruppo di amici o di una coppia, e ogni servizio ha un suo prezzo.
Come vi ho già anticipato, il villaggio, o comunque un hotel club, secondo me è la soluzione migliore, perché offre tanti servizi in formula all inclusive. Inizialmente il prezzo può sembrare alto ma, a conti fatti, si risparmia. Pensate solo a quante volte i vostri figli vi chiederanno di poter bere e mangiare durante la giornata e quanti drink rinfrescanti ordinerete voi al bar della spiaggia 😉 Fate solo attenzione a non confondere l’all inclusive con il soft all inclusive che solitamente prevede solo le bevande durante i pasti.
Se la struttura è distante dal mare, verificate che nel prezzo sia compresa la spiaggia privata e il servizio navetta per raggiungerla.
Per la nostra vacanza a Sharm El Sheikh abbiamo scelto il Sea Club Resort.
È un villaggio che ci ha subito colpiti per l’ottima posizione. Si trova a Nabq Bay, a 5 km dall’aeroporto di Sharm e a 15 dal centro di Naama Bay, raggiungibile con navetta gratuita ad orari prestabiliti. Soprattutto si affaccia su una lunga spiaggia sabbiosa e su un meraviglioso tratto di barriera corallina caratterizzata da piscine naturali. A questo proposito vi consiglio si munirvi di scarpette di gomma perché il corallo è tanto bello quanto tagliente, sia in mare che nella sabbia.
Il Sea Club è costituito da piccoli edifici a due piani, immersi in un curassimo giardino. Le camere sono spaziose, moderne e dotate di aria condizionata, TV satellitare, ampio bagno e balcone o terrazzo.
Gli animatori del tour operator Settemari proponevano un buon programma di animazione diurna e serale sia per i bambini che per gli adulti. Quando sono in vacanza, le mie figlie preferiscono giocare in libertà e in questo villaggio le piscine sono state sicuramente un plus. Tra l’altro gli ospiti del Sea Club possono usufruire dei servizi del confinante Sea Life, che ha una piscina molto bella per i bambini.
Tranquilli, non abbiamo fatto le vacanze in piscina! Avevamo stabilito degli orari in cui le twins potevano stare in acqua a giocare con le loro nuove amiche (altre due gemelle), mentre il resto del tempo lo hanno trascorso in spiaggia e in mare, provando anche a fare snorkeling. È stata una bella esperienza e si sono divertite più di me che sarei rimasta aggrappata alla scaletta per accedere dal pontile al reef.
L’unica nota dolente per quanto mi riguarda è stato il ristorante. La cucina era internazionale e, non essendo io una buona forchetta, sono tornata a casa con 2 chili in meno 😉 Le proposte quotidiane erano comunque tante e le mie bambine non hanno fatto fatica a trovare piatti di loro gradimento – questa è la cosa più importante –
Il ristorante in spiaggia offriva ogni giorno pizza, pesce fritto (ottimo) e altre ricette che mi hanno evitato di morire di fame.
A pagamento c’erano anche un ristorante francese presso il Sea Club e un Libanese e un Giapponese al Sea Life. Abbiamo provato il Libanese e devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpresa.
Il clima a Sharm El Sheikh
Ci siamo innamorati subito di questo luogo dal cielo azzurro intenso e dal mare cristallino ma la vera rivelazione è stato il clima. Nei mesi di luglio e agosto le temperature superano i 40° ma è un caldo secco che non ha nulla a che vedere con quello afoso e umido che abbiamo in Italia nello stesso periodo. Inoltre la zona di Nabq Bay è molto ventilata e persino io sono riuscita a stare in spiaggia a prendere il sole senza scottarmi!
Nel villaggio c’erano tanti bambini di ogni età e vi assicuro che con la protezione adeguata e un cappellino nessuno corre il rischio di insolazione. Dovete però stare attenti agli sbalzi di temperatura: spesso si attribuiscono i problemi intestinali alla scarsa pulizia ma passare dai 40° esterni ai 15° interni non è certo salutare. Vi consiglio quindi di coprirvi bene prima di entrare in hotel, soprattutto quando arrivate accaldati dalla spiaggia, e di limitare l’aria condizionata in camera.
Nel mese di agosto non c’è escursione termica, anzi, di sera il vento cala e fa più caldo che di giorno. Mettete comunque in valigia felpe e maglioncini, perché se fuori state in canottiera, nei locali comuni serve il piumino per evitare il cagotto.
Escursioni da Sharm el Sheikh
Ras Mohamed
Prima che la Farnesina comunicasse lo stop dei voli in partenza dall’Italia e che il governo egiziano vietasse gli spostamenti nella penisola del Sinai, siamo riusciti a fare l’escursione nella famosa Ras Mohamed (Ras Muhammad).
Ras Mohammed è una riserva naturale di mare e terra che si trova a circa 20 km da Sharm, sul golfo di Aqaba.
Lì il paesaggio e’ contrastante: si passa dal deserto arido e roccioso a quello sabbioso che scende fino al mare dalle acque azzurre e cristalline. Al fine di tutelare l’ambiente, solo una minima parte del parco è accessibile ai turisti, non tutte le acque sono balneabili (alcune zone sono militari) e la navigazione è consentita a un numero limitato di imbarcazioni adibite al trasporto dei turisti.
“Non si puo’ dire di essere stati a Sharm El Sheikh se non si e’ andati a visitare Ras Mohammed”
queste le parole delle bravissime guide egittologhe che sono state con noi durante tutta la giornata.
Per accedere all’area protetta occorre oltrepassare la porta della città ed esibire passaporti o carte di identità con visto alla polizia. Ai lati della strada si possono ancora vedere le vecchie trincee dei tempi della guerra.
Varcando con il minibus la maestosa Porta di Allah si accede al Parco Marino di Ras Mohamed. Qui si possono osservare esemplari unici di mangrovie, piante legnose che nascono e crescono nell’acqua marina. Non fatevi mancare tuffo nelle acque celesti del Lago Magico, chiamato così perché dall’alto sembra che cambi colore con i raggi del sole riflessi sull’acqua.
L’area circostante al Lago Magico è una distesa di sabbia desertica, interrotta da una frattura formatasi nel terreno durante il terremoto del 1968 e che in alcuni punti raggiunge anche i 13-14 metri di profondità.
L’escursione a Ras Mohamed è la più gettonata tra gli amanti dello snorkeling, perché ci si può tuffare nel punto più bello della barriera corallina e ammirare un mondo sottomarino pieno di colori.
Io non sono una grande nuotatrice, con bambine settenni a seguito ancora meno, ma munite di pinne e giubbotti di salvataggio ci siamo godute senza pensieri quello spettacolo meraviglioso. Gli accompagnatori ci hanno guidati a fare snorkeling lungo un tratto di barriera corallina dove abbiamo potuto ammirare pesci di ogni colore e specie. I più fortunati hanno avvistato anche la tartaruga marina!
Dopo questa strepitosa esperienza è d’obbligo una sosta in una tenda beduina dove si possono gustare specialità locali e sorseggiare una buona tazza di tè. Naama Bay
Naama Bay è il cuore pulsante di Sharm El Sheikh. Sulla via principale del centro si affacciano numerosi negozi di souvenir da una parte e locali dall’altra. mentre i giovani fanno la fila per entrare nelle discoteche più famose, come il Pacha, l’Hard Rock Cafè e il Little Buddha, le famiglie possono cenare in un ristorante che offre specialità tipiche di carne o di pesce.
Per il dopo cena ci sarebbe un’ampia scelta di pub in stile beduino che servono un ottimo tè cocktail locali ma i bar più frequentati sono quelli occidentalizzati.
I negozi vendono qualunque genere di souvenir ma, se volete solo dare un’occhiata, siate espliciti fin dal vostro ingresso altrimenti uscirete con improbabili candelabri in vetro. Diffidate ovviamente dei negozi che vendono prodotti palesemente fake!
Potete raggiungere Naama Bay con il servizio navetta che offrono molti hotel e villaggi in orari prestabiliti, oppure con il taxi, che solitamente prevede una tariffa a persona (dal Sea Club abbiamo pagato 5€ a testa).
Altre escursioni
Purtroppo dopo una settimana che eravamo a Sharm, il governo egiziano ha vietato gli spostamenti turistici nella penisola del Sinai e non abbiamo potuto fare la cammellata nel deserto o la visita al Monastero di Santa Caterina.
Per quanto riguarda la visita alla Valle dei Re…speriamo che in futuro ci possa essere occasione di fare una bella crociera su Nilo 😉
Tutte le escursioni possono essere prenotate con l’assistente del tour operator ma anche da alcuni organizzatori locali che trovate in appositi punti informazione sulla spiaggia. In una situazione normale non ci avremmo pensato troppo ma, vista la situazione politica, abbiamo preferito la sicurezza che solo il tour operator avrebbe potuto darci. In effetti avevamo prenotato diverse escursioni ma, dopo che sono state cancellate, siamo stati subito rimborsati.
La nostra vacanza è proseguita in totale relax e tranquillità, nonostante le limitazioni. Se siete attratti da questa meta, lasciate perdere i luoghi comuni, non siate prevenuti e organizzate la vostra vacanza a Sharm El Sheikh con i bambini…magari quando la situazione in Egitto sarà un po’ più stabile!
Vi lascio con qualche informazione utile per le vacanze a Sharm El Sheikh:
- Per entrare in Egitto è necessario essere in possesso si passaporto con validità residua di almeno sei mesi. In alternativa, per i soggiorni turistici, è sufficiente la carta d’identità, anch’essa con validità residua di almeno sei mesi. Nel secondo caso non dimenticate di portare con voi due foto tessera per il visto. I minori devono essere muniti di documento personale, passaporto o carta di identità, e occorre anche il certificato di maternità e paternità.
- non è necessaria nessuna vaccinazione obbligatoria
- la moneta ufficiale è la Lira Egiziana. Potete fare il cambio valuta anche in loco ma vi consiglio di usare le carte di credito, accettate praticamente ovunque, perché la Lira Egiziana poi non potrà essere convertita in valuta estera
- portate con voi fermenti lattici e antidiarroici, per intervenire tempestivamente in caso di virus gastrointestinali
- evitate di bere l’acqua del rubinetto e, anche per lavare i denti, preferite l’acqua in bottiglia
- mi raccomando le scarpette di gomma, sia per i bambini che per gli adulti!
1 Comment
Sono stata in Mar Rosso per lavoro, come biologa marina ehehe… solo che eravamo in altre zone, niente villaggi turistici ma spiagge e coralli in zone vietate ai turisti, per le nostre ricerche.
Però si, scortati dalla polizia perché al confine con Israele e zone ancora minate dalla guerra degli anni 70.
Nell'ostello dove eravamo alloggiati l'acqua era color arancione, il menù tipico egiziano con fagioli a colazione, ma per il resto mi sento fortunata per aver nuotato e fatto immersioni in una vera meraviglia acquatica!
Ho un'amica che lavora come istruttrice sub là, ma non so in quale villaggio, si chiama Barbara ed è bresciana!