In Italia l’argomento denaro è spesso considerato un po’ tabù, soprattutto in un periodo storico come quello che sta vivendo il nostro paese, ma i nostri figli hanno il diritto di ricevere le informazioni necessarie per acquisire la dovuta consapevolezza in materia finanziaria e per gestire il denaro nel miglior modo possibile.
Non significa che dobbiamo spiegare loro come investire i soldi in un piano pensionistico o in titoli di stato, ma sensibilizzarli sul valore che ha il denaro e sull’importanza di risparmiare per far fronte alle spese quotidiane ma anche all’imprevisto.
Non dobbiamo pensare che “queste cose” si imparino solo a scuola! Certamente anche gli insegnanti hanno un ruolo chiave nell’educazione economica dei bambini, ma il compito di trasmettere loro dei solidi valori è affidato a noi genitori, perché siamo il primo modello per i nostri figli.
Le fiabe parlano ai bambini con un linguaggio semplice ma in grado di trasmettere loro grandi insegnamenti e messaggi che probabilmente rimarranno nella loro memoria fino all’età adulta.
Allora perché non sfruttare questo grande potere per trasmettere ai bambini una corretta educazione finanziaria?
Dalla collaborazione tra l’Associazione FarEconomia, il Consorzio Patti Chiari e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nasce il libro Fiabe e Denaro, con la finalità di fornire a genitori e insegnanti uno strumento in più per educare i bambini al risparmio e all’economia.
Il libro Fiabe e Denaro raccoglie una selezione di fiabe che con semplicità ci aiutano a insegnare ai bambini l’importanza del risparmio, la consapevolezza del rischio e ad attribuire un valore a ciò che acquistiamo.
I bambini riconoscono da sempre nei personaggi di fiabe e favole i loro beniamini e li vedono come esempi da seguire e imitare, quindi possono svolgere un ruolo importante anche per la costruzione della loro identità economica.
“I tre porcellini”, “La cicala e la formica” e “Il lupo che non era mai sazio” diventano nostri validi aiutanti per spiegare ai nostri figli temi sempre più attuali, come tasse, rischio, risparmio, ma anche solidarietà e generosità.
Alla fine di ogni storia troverete delle schede didattiche, frutto del lavoro di un team di pedagogisti, psicologi, sociologi ed economisti, che vi aiuteranno a spiegare ai bambini alcuni termini chiave e le tematiche economiche che affronta ogni singola fiaba, e che vi suggeriranno attività ludico-educative da fare sia a scuola che in famiglia.
Nella seconda parte del libro sono raccolte le sintesi di diversi studi e ricerche condotti sulla socializzazione economica e alcuni spunti e riflessioni su come poter gestire e affrontare l’educazione economica a casa e a scuola.
Ho letto il libro insieme alle mie bambine di quasi otto anni, che hanno molto apprezzato la selezione di fiabe ma anche gli approfondimenti che abbiamo fatto insieme nel post-lettura.
Ho fatto loro delle domande e hanno mostrato molta curiosità verso le tematiche economiche.
Si sono lasciate coinvolgere ed è emerso il desiderio di sapere qualcosa in più sul denaro e di scoprirlo insieme a noi genitori.
Sono sicura che anche i vostri bambini hanno lo stesso desiderio e, se volete, potete richiedere anche voi l’e-book gratuito cliccando qui. Intanto vi lascio al trailer del libro:
6 Comments
Scaricato! Grazie mille! Sarà deformazione professionale (lavoro in banca) ma per me l'argomento risparmio è molto importante!!
poi fammi sapere cosa ne pensi!
Mi piace tantissimo questo libro!! L'idea stessa di iniziare i bambini a questo argomento è interessantissima.
Se posso dire la mia, a scuola imparano davvero il contrario, visto che il materiale scolastico si perde, si rovina, viene “rubato”… e nessuno dice nulla… u_u
Bellissima l'idea!! Non lo conosceva per niente.
Passa da me e dimmi cosa ne pensi del mio blog.
un bacione. elena 🙂
http://thecollagelife.blogspot.com.es
Ne ho sentito parlare, e penso sia un'ottimo supporto
I miei figli sono uno uno Scrooge tremendo (il tredicenne) ma solo coi soldi suoi…. e l'altro (seienne) totalmente a digiuno di questioni legate ai soldi, se non quando trova monetine in giro per casa e proclama gagliardo “mamma guarda 50 euro” (che naturalmente son centesimi…)
Scaricato, grazie! Ti saprò dire…