Ogni mattina una mamma si sveglia e sa che dovrà correre.
Noi mamme moderne siamo sopraffatte dagli impegni quotidiani, desideriamo uno, due, tre cloni, per riuscire a far fronte a tutti gli impegni della giornata e, in attesa di ricevere il dono dell’ubiquità, corriamo.
A farne le spese sono spesso i nostri bambini, che hanno un ritmo di vita regolato dagli impegni scolastici ed extra-scolastici, ma anche dai nostri tempi…e dalle nostre corse.
La mia sveglia suona alle 6:30 e prima di tutto faccio colazione. Marito è già uscito da un pezzo e se va bene ricevo sue notizie alle 19:30 con il solito whatsapp “butta la pasta”.
Le gemelle aprono il primo occhio alle 07:15, il secondo alle 7:30.
Mentre si vestono preparo la loro colazione. Le attende una lunga giornata di scuola quindi desiderano-chiedono-pretendono una colazione sostanziosa.
Molti bambini della loro età sceglierebbero croissant gonfi di creme, torte a tre strati e creme spalmabili, loro invece preferiscono riempire una bella tazza di latte o yogurt e tuffarci dentro i cereali e un paio di fette biscottate con la marmellata ai frutti di bosco. Le adoro anche per questo.
Per la nostra famiglia la colazione è importante, un momento fondamentale per fare scorta di energia e assumere tutti i nutrienti necessari per affrontare al meglio la giornata. Sarebbe bello se riuscissimo a seguire ogni giorno il rituale domenicale: ci alziamo tardi e, appena scese dal letto, le bambine svuotano la dispensa e mettono in tavola tutti i cereali, dai corn flakes al riso soffiato, io verso il latte nelle tazze e loro si divertono ad avviare il microonde. Papà apparecchia. Ci sediamo tutti e quattro a tavola e mentre mangiamo, chiacchieriamo con la spensieratezza e la positività che si ha a inizio a giornata, quando nessun problema, nessun imprevisto e nessuna telefonata di lavoro ha ancora contaminato i nostri pensieri.
Anche se non c’è il profumo del latte che bolle nel pentolino e che si gonfia fino a straripare, come nei miei ricordi d’infanzia, questi piccoli gesti fanno famiglia e ci regalano un momento in più di condivisione, senza l’ansia delle lancette che avanzano.
Purtroppo durante la settimana il tempo è poco e ognuno di noi ha un proprio orario da rispettare. E’ impossibile fare colazione tutti insieme ma cerco di lasciare almeno alle bambine il tempo necessario per consumarla senza stress.
Anche Kellogg crede nell’importanza della colazione, per questo ha raccontato una ricerca condotta da GFK sulla situazione dei bambini italiani.
I risultati fanno molto riflettere, soprattutto se consideriamo che meno della metà dei bambini fa colazione ogni giorno con cibo e bevande anche se, soprattutto per loro, è un pasto importante sia dal punto di vista della salute, sia da quello emotivo.
Una colazione equilibrata (come quella delle mie twins) fornisce ai bambini il 25% della RDI di vitamina D, fondamentale per lo sviluppo delle ossa, ma anche proteine, vitamine e minerali per iniziare bene la giornata.
Per molti bambini italiani purtroppo la colazione è quasi un lusso domenicale, anche se la consumano in solitudine e non le attribuiscono un valore emozionale.
Dalla ricerca è emerso anche che, nonostante i bambini vivano la colazione come un momento funzionale e di routine, la riconoscono come un diritto di tutti e hanno desiderio di aiutare i bambini bisognosi che non hanno neppure la possibilità di farla.
Una buona colazione è un diritto di tutti i bambini
Purtroppo nel nostro Paese oltre 4,1 milioni di persone si trovano in uno stato di povertà assoluta e di queste oltre 1 milione sono minori.
Con il progetto Breakfasts for Better Days (qui tutte le info), un’iniziativa portata avanti in tutto il mondo, e che in Italia è sviluppata in partnership con Banco Alimentare, Kellogg si impegna a dare una buona colazione a tutti i bambini italiani.
Nel corso del 2015 Kellogg’s ha donato 6 milioni di porzioni di cereali e snacks per la prima colazione alle 21 sedi di Banco Alimentare. Nel 2016 invece donerà 200.000 di euro per aiutare i 135.000 bambini assistiti dalle strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare a ricevere una prima colazione nutriente.
Contemporaneamente Kellogg continuerà a educare tutti gli altri bambini e i loro genitori a ritrovare il senso e l’importanza di una buona colazione, che assicuri loro un sano sviluppo e possa diventare un bel momento di condivisione.
Naturalmente, in quanto genitori, abbiamo la responsabilità di fare la nostra parte, quindi dovremmo provare, magari già da domani, a concedere ai nostri bambini (e a noi stessi) qualche minuto in più per fare colazione, ma soprattutto per fare famiglia.
(Post realizzato in collaborazione con Kellogg’s)
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