Perché è importante passare del tempo in esclusiva con ogni gemello.
Passare del tempo in esclusiva con ogni gemello è fondamentale ma spesso non diamo a questa necessità la giusta importanza.
Anche i gemelli, come qualunque figlio, richiedono delle attenzioni esclusive. A volte non lo danno a vedere, perché sono abituati a condividere tutto da sempre, altre possono invece manifestare il desiderio di avere mamma e papà in esclusiva. Inutile dire che noi genitori vorremmo soddisfare appieno le loro richieste ma non sempre è possibile, quindi ci ritroviamo a fare i conti anche con i sensi di colpa – soprattutto noi mamme! –
So a cosa state pensando! Casa, lavoro, vita frenetica: è già abbastanza difficile conciliare la gestione di due o più gemelli con tutto il resto, figuriamoci ottenere il dono dell’ubiquità 😉
Se cercate la soluzione per riuscire a trovare il tempo da passare in esclusiva con ogni gemello, state leggendo il post sbagliato!
Non sto scrivendo per questo motivo. Ogni famiglia ha le proprie dinamiche e i propri equilibri, quindi eviterò di dirvi di cercare una tata (spesso introvabile) o di chiedere aiuto ai nonni (che magari sarebbero anche disponibili, se non vivessero a 200 chilometri di distanza). Quello che voglio condividere con questo post è la mia esperienza personale e, in base a questa, farvi capire perché secondo me è importante riuscire a trovare questo tempo.
Non voglio fare prediche a nessuno, anzi, io per prima non sono mai riuscita a fare tutto quello che avrei voluto. Magari l’ho fatto, e lo faccio, nel modo sbagliato oppure mi riprometto di fare qualcosa e poi mi ci vogliono 12 anni e le circostanze della vita, per scoprire che avrei dovuto farla prima. Chiaro, no?! 😉
Insomma, le twins hanno 13 anni e solo l’anno scorso ho capito davvero l’importanza di passare del tempo in esclusiva con ognuna di loro.
La scorsa estate ci sono stati degli avvenimenti – che non sto a raccontarvi nel dettaglio perché vorrei preservare la privacy delle mie figlie – che mi hanno “costretta” a separare le gemelle per quasi un mese e da questa esperienza ho imparato molto.
Prima di tutto vorrei sfatare un mito: se sono distanti, i gemelli non soffrono! Le mie figlie non hanno sofferto e penso che non soffrirebbero nemmeno i vostri. Tra le tante cose fatte male, probabilmente ne ho fatta una bene: ho insegnato loro a essere indipendenti e a cavarsela anche come singoli individui e non solo come coppia. Durante quel mese hanno sicuramente sentito un po’ la mancanza l’una dell’altra ma vi assicuro che sono sopravvissute 😉
Si sono messe alla prova e credo che abbiano acquisito maggiore fiducia in loro stesse. Al tempo stesso, questa separazione è servita a entrambe per ritrovare la voglia sincera di stare insieme e condividere, anche se dopo il ricongiungimento hanno dovuto ristabilire degli equilibri.
La separazione (temporanea) delle gemelle è servita molto anche a me come mamma.
Sappiamo per esperienza, e ce lo ha confermato anche la psicologa Cristina Minotti, che nei gemelli si crea l’effetto coppia. Soprattutto se sono dello stesso sesso, tendono a condividere tutto e ad avere gli stessi interessi, che magari vengono influenzati proprio dallo stare sempre insieme (per desiderio o per comodità) e si innesca così un circolo vizioso.
Anche se i gemelli frequentano classi diverse, le dinamiche e le abitudini familiari tendono a favorire questo effetto coppia, a discapito dei gemelli stessi ma anche dei loro genitori.
Il core de mamma vorrebbe vedere i gemelli sempre insieme e affiatati ma spesso ci fa dimenticare che sono individui distinti e che anche i monozigoti sono tanto simili quanto diversi.
Passare del tempo in modo esclusivo con ogni gemello può addirittura riservarci delle sorprese sulle loro personalità.
Durante il mese trascorso con una sola gemella, ho scoperto delle sfaccettature del suo carattere che prima di allora mi erano quasi sconosciute. Ho realizzato che alcuni suoi comportamenti sono influenzati dalla presenza della sorella o ne sono una conseguenza, nel bene e nel male.
Perfino il modo di relazionarsi con noi genitori è cambiato e ha mostrato in modo più trasparente sia le sue debolezze che le sue sicurezze.
Avendo avuto modo di assecondare le sue richieste, sono entrata un po’ di più nel suo mondo, ho scoperto alcuni interessi che non aveva mai manifestato prima e per tanti aspetti ho addirittura riconosciuto me stessa in lei.
In quel periodo il nostro rapporto era cambiato. Per la prima volta, da quando ero diventata mamma, mi sono sentita alla pari anziché una contro due e questo mi ha fatta sentire più sicura e allo stesso tempo più rilassata. Avevo messo da parte l’ansia da controllo totale su tutto e su tutti e mi sono semplicemente goduta il bello del rapporto mamma-figlia.
Naturalmente, dopo il ricongiungimento è tornato tutto alla normalità.
Anzi, come dicevo prima, abbiamo dovuto ristabilire gli equilibri (e non è stato facile) ma una separazione così lunga è stata sicuramente anomala. L’esperienza è servita a farmi aprire gli occhi e a incentivarmi, da lì in poi, a ritagliarmi dei momenti con ognuna di loro. Capita che io esca fare shopping solo con una o che vada a vedere un evento sportivo solo con l’altra e vi assicuro che ogni volta è una nuova scoperta.
Alla loro età è più facile gestire i momenti in esclusiva: hanno amicizie e molti interessi diversi, quindi riusciamo a organizzarci e a ritagliarci del tempo one-to-one. Se ci penso bene però, avremmo potuto farlo anche in passato, per esempio dividendoci le figlie tra genitori per un paio d’ore nel week-end. Si sopravvive anche a questo e ovviamente è un’esperienza positiva anche per il papà.
Insomma, vi consiglio davvero di fare uno sforzo in più per ritagliarvi del tempo in esclusiva con ogni gemello. Capisco che con più figli sia ancora più complicato ma sono certa che ne trarreste tutti grande beneficio e io vi aspetto qui per raccontarmi le vostre esperienze 😉
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