La gravidanza è scandita da tante emozioni, quelle che si provano il secondo dopo ogni singola scoperta.
L’emozione più grande è sicuramente quella che si prova il secondo dopo aver visto comparire le due linee rosa sul test di gravidanza.
Sono passati quasi 15 anni dal mio primo e unico test di gravidanza ma credo che non dimenticherò mai le emozioni provate in quel breve istante. È stato l’inizio del mio viaggio più bello, quello che ha stravolto per sempre (in meglio) la mia vita.
Non è facile descrivere a parole le emozioni provate il secondo dopo.
So solo che il confine tra felicità e paura divenne molto sottile per il dono che la vita mi stava dando. Il dono di diventare mamma, che avevo sempre sognato ma non avevo mai dato per scontato.
Centinaia di pensieri affollarono la mia mente. Alla gioia per il mio sogno di sempre, che stava per realizzarsi, si contrapposero timori e insicurezze. È incredibile quante immagini riescano a passarti per la testa in un singolo secondo. Provai a immaginare come sarebbero stati i nove mesi successivi, tra nausee e corredino da preparare. Ma anche il parto, il cui pensiero aveva sempre generato in me una tremenda ansia. E infine la mia nuova vita da mamma, tra pianti inconsolabili e notti insonni.
La verità è che nessuna delle mie previsioni si è mai avverata!
Ci sono stati diversi secondi dopo durante quei (quasi) nove mesi. Anche se nessuno è poi stato vissuto come lo avevo immaginato, ognuno mi ha regalato un’emozione che ancora oggi occupa un posto nel mio cuore.
La più forte, quella che mi ha fatto battere il cuore all’impazzata e che ha rimescolato tutte le carte in tavola, l’ho provata quando ho scoperto di aspettare due gemelli. Avevo sempre desiderato due gemelli, fin da bambina, e scoprire che anche questo desiderio si sarebbe avverato mi fece sentire immensamente grata alla vita.
Ho imparato che, purtroppo, diventare mamma non è un diritto. E, per quanto l’idea di gestire e crescere due neonati nel contempo potesse incutere paura, non misi in cima ai miei pensieri l’inesperienza o il timore di essere inadeguata. Per quel secondo, quel brevissimo secondo, pensai solo di essere stata scelta per compiere qualcosa di grandioso.
Avrei commesso degli errori? Sicuramente. Ma sapevo che avrei fatto tesoro dei miei sbagli e mi sarei impegnata a essere la mamma che avrebbero meritato i miei figli.
Da quel secondo passarono un paio di mesi prima di trasformare la parola figli al femminile.
Il secondo dopo la tanto attesa rivelazione fu molto particolare.
Sapevo fin da subito che la mia gravidanza gemellare si sarebbe conclusa dando alla luce due bambini dello stesso stesso. Nel mio immaginario mi ero sempre vista come mamma di maschi, quindi scoprire di aspettare due femminucce è stato un po’ destabilizzante.
Inutile dire che la cosa più importante era che stessero bene, che la gravidanza proseguisse nel migliore dei modi e che il parto avvenisse senza complicazioni. Però, per anni avevo disegnato nella mente un futuro con determinate sfumature e quando il futuro divenne presente con uno sfondo diverso, mi servì del tempo per abituarmi all’idea.
In particolare misi in discussione me stessa come mamma di due figlie femmine. Non ero sicura che sarei stata l’esempio perfetto per loro, il modello a cui ispirarsi ogni giorno. L’idea di non essere all’altezza della loro aspettative mi spaventava e il percorso di accettazione è stato lungo.
Oggi, con il mio bagaglio di errori e la consapevolezza di non essere stata sempre una mamma magistrale, sono orgogliosa delle mie piccole donne.
Mi mettono ogni giorno a dura prova ma hanno un grande potere: quello di stupirmi sempre e di regalarmi l’emozione di tanti secondi dopo.
Ho riaperto questi cassetti dei ricordi grazie a First to know, un test di gravidanza innovativo, che permette di rilevare la presenza di HCG nel sangue già una settimana dopo il concepimento.
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(articolo in collaborazione con First to know)
